Due pensionati di Zanica (Bergamo), un 77enne e un 83enne sono stati denunciati per maltrattamento dianimali. Hanno preso a bastonate una setter di 11 anni e, credendolo morto, lo hanno sepolto vivo in un campo. L’animale, come racconta l’Eco di Bergamo, era malato di tumore e il suo proprietario, il 77enne, voleva sbarazzarsene. Fortunatamente, la cagnetta è sopravvissuta ed è stata tratta in salvo grazie a una passante che ne ha sentito i guaiti e che ha chiamato i soccorsi. L’Ente Nazionale Protezione Animali si costituirà parte civile nel giudizio contro i due sospettati.
«Una vicenda di agghiacciante brutalità che ci costringe a fare i conti con le sacche di crudeltà contro gli animali che continuano ad funestare non solo la Bergamasca ma tutto il Paese. Da Nord a Sud, passando per il Centro, è stato segnato da gravissimi episodi di violenza ai danni di esseri viventi non umani. Ricordo i due cani impiccati nell’area dei Castelli Romani un paio di settimane fa, il cane ucciso alcuni mesi fa a fucilate nel Ferrarese, oppure, ancora prima il massacro del povero cane Angelo in Calabria oppure in Sardegna il caso del gabbiano fatto esplodere in volo», commenta la presidentenazionale di Enpa Carla Rocchi. «In attesa che il Parlamento prenda atto di questa realtà e che, come noi chiediamo da anni inasprisca le pene per i delitti contro gli animali, ciascuno di noi di fronte alla terribile recrudescenza degli animalicidi deve fare la propria parte affinché la storia non si ripeta. Per questo, Enpa si costituirà parte civile; per questo desidero esprimere la mia più profonda gratitudine non solo a quei cittadini che hanno messo in sicurezza la cagnolina, ma anche al Corpo di Polizia Locale Intercomunale di Azzano San Paolo-Comun Nuovo-Zanica che ha denunciato gli aguzzini della povera setter. E’ così, con gesti concreti, che si salvano le vite».