Attualità Fase 2: Napoli riparte, ma serve più prudenza

Fase 2: Napoli riparte, ma serve più prudenza

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Troppi assembramenti registrati in città negli ultimi giorni

di Simona Minucci

NAPOLI – Lunedì 4 maggio è ufficialmente iniziata la Fase 2 dell’emergenza sanitaria generata dal COVID-19. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte l’ha definita come “fase di convivenza col virus”. Il nuovo decreto ha infatti visto l’allentarsi delle misure di contenimento del contagio in favore della riapertura di diverse attività, parchi, cimiteri e perfino bar e ristoranti – sia pure con la condizione di limitarsi ai servizi di consegna a domicilio e asporto – in determinati orari.

La riapertura nella città di Napoli ha concesso a molte persone di tornare al lavoro, di riprendere in mano, almeno parte, le proprie vite e di riaccendere un po’ di speranza verso la fine di questo incubo. Speranza, però, che in parecchi casi è stata eccessiva: sabato 9 maggio sono state emesse 123 multe e denunciate 6 persone. D’altronde, il presidente Conte era stato chiaro, “il rischio che la curva del contagio si rialzi c’è, per cui nella Fase 2 sarà ancora più importante mantenere le misure di sicurezza”. Nonostante i dati relativamente rassicuranti della Regione Campania relativi al numero di contagi (che vedono per la giornata dell’11 maggio 14 nuovi positivi su 4mila tamponi analizzati, 19 il 12 maggio su oltre 2mila), i controlli restano severi, coerentemente con quanto dichiarato dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca sul “non perdere il controllo della situazione”. Su tutte le furie anche il sindaco Luigi de Magistris, “troppi assembramenti, troppe persone senza mascherine. I controlli da me richiesti non sono sufficienti”.

Il 10 Maggio inoltre è stata nuovamente concessa la libera circolazione da e per le isole del golfo di Napoli, anche se resta l’obbligo di quarantena per chi dovesse entrare nella regione Campania provenendo dalle aree settentrionali del paese, e giorno per giorno si affievoliscono i divieti relativi alla libera circolazione. C’è dunque volontà di riaprire, di tornare a una situazione di relativa normalità, ma tenendo conto di quelli che sono i rischi e pericoli da non sottovalutare. Servono rispetto e per gli altri e senso di responsabilità.

 

 

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